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CASA DI RIPOSO

Storia della Casa di Riposo

L’Ospedale di San Giorgio Canavese, in Provincia di Torino, trae la sua origine dal legato del Reverendo Don Pietro  donnino, prevosto di Ciconio, con suo testamento in data 14 dicembre 1853, rogito Meynardi e dalle oblazioni della carità pubblica sangiorgese a ciò eccitata da un benemerito Comitato locale, nominato dalla Congregazione di Carità il 2 febbraio 1902 e successivamente presieduto dagli arcipreti M. M. R. R. Massucco Cavaliere Don Francesco e Sangiorgio Don Antonio, oltre che in modo speciale dal contributo della locale Congregazione di Carità e del Comune.

Ha così inizio un lungo e arduo lavoro di ricerca di fondi che porta il 21 ottobre 1906 ad aprire di fatto l’Ospedale di San Giorgio Canavese sotto la responsabilità del Comitato  romotore.
Con testamento segreto del 26 giugno 1907 aperto il 7 febbraio 1908 dal notaio Achille Rolando presso la residenza di Venaria Reale, con atto sottoscritto e registrato a Caselle Torinese il giorno stesso al numero 673 la signora Anna Maria Francesia, vedova Polla, lega all’Ospedale una casa che possiede in San Giorgio Canavese, lire ventimila in contanti e mobili, per il valore complessivo di oltre lire trentamila.

Il 14 novembre 1908 con decreto prefettizio e senza oneri per l’Ospedale viene autorizzata l’accettazione del lascito. Successivamente la signora Giuseppina Pierotti, vedova Mazzola, dona all’Ospedale lire diecimila in cartelle del debito pubblico. L’accettazione della donazione viene autorizzata con decreto prefettizio del 17 settembre 1908, con l’obbligo di chiamare alla cura ed assistenza degli infermi le suore di un ordine riconosciuto dalla Santa Sede e di fare celebrare annualmente il 5 febbraio una messa nella Chiesa parrocchiale di San Giorgio Canavese in suffragio e memoria della compianta signorina Anna Maria Francesia vedova Polla. Questo vincolo determina la nascita di un forte legame tra le Suore e l’Istituzione.

Le predette donazioni oltre al caseggiato che ospita l’Ospedale con annessi orto, frutteto e prato, della superfice complessiva di are 62,20 equivalenti a 164 tavole e registrate al numero di mappa 2395, costituiscono il patrimonio attivo dell’Ente. La Struttura originaria viene progettata da una delle grandi figure sangiorgesi, l’Ingegner Camillo Boggio, vissuto tra il 1847 e il 1924. Il 14 maggio 1914 viene decretata l’approvazione, a firma di Re Vittorio Emanuele III, del primo Statuto organico dell’allora “Ospedale di San Giorgio Canavese”.

Tale documento, costituente l’atto di nascita istituzionale di questo importante Ente benefico sangiorgese, è, con l’allegato e minuzioso “Regolamento di servizio”, un interessante spaccato delle consuetudini del tempo, ma soprattutto un’ottima base di partenza per tracciare una breve storia dell’Ospedale.

L’articolo 1 dello Statuto fornisce una sintesi cronologica degli accadimenti più importanti che ne precedono l’approvazione. L’Ente è un Ospedale che ha lo scopo di “provvedere al ricovero, alla cura, al mantenimento gratuito, nel limite dei propri mezzi, degli infermi poveri di ambo i sessi …”. Il 1921 vede l’istituzione dell’Ente morale “Pio Istituto Boggio”, una nuova benefica istituzione sangiorgese che nasce a seguito delle donazioni dei fratelli Boggio Cavalier Prospero e Cavaliere Ufficiale Angelo.

Il Cavalier Prospero Boggio, con testamento pubblico del 25 ottobre 1915, rogato Forma, lega ad esso metà del suo patrimonio con l’obbligo di costituire questo nuovo Ente dettandone le norme di funzionamento e individuandone lo scopo. Il fratello del fondatore Cavaliere Ufficiale Angelo Boggio, con testamento olografo del 14 ottobre 1919 pubblicato in atti Mariani, istituisce erede universale della “sua sostanza” il Pio ricovero accrescendone il patrimonio.
La costituzione formale del Pio Istituto avviene con Regio decreto in data 8 dicembre 1921 e sancisce le finalità dello stesso di “provvedere gratuitamente, secondo i propri mezzi, al ricovero e al mantenimento dei poveri dell’uno e dell’altro sesso inabili al lavoro proficuo, ai sensi del Regio decreto del 19 novembre 1899 numero 6535 - Serie III, ed eventualmente anche dei cronici appartenenti gli uni e gli altri al Comune di San Giorgio Canavese per nascita e per dimora ultra decennale”.
Tale Ente ha una notevoleortanza nella storia dell’Ospedale in quanto, viste le finalità comuni, nel 1957 trasferisce ad esso un’ingente quantità di fondi al fine di “sistemare il padiglione del fabbricato attuale verso sera” che prende il nome di “Pio Istituto Boggio”. Con Decreto prefettizio 16820 del 16 settembre 1932 l’Ente viene trasformato in “Infermeria”.

Il ventennio fascista porta la soppressione della  ongregazione di Carità, Ente comunale amministrante l’Ospedale, e la nascita dell’Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.). Gli anni del secondo dopoguerra vedono alcune trasformazioni strutturali, organizzative ed anche di nomenclatura.

Dal 1978 l’Ospedale diventa “Casa di Riposo di San Giorgio Canavese”. In data 21 luglio 1978, il Presidente della Giunta Regionale, a seguito della richiesta di trasformazione del fine, del cambio della denominazione e dell’approvazione di un nuovo Statuto da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale Civile di San Giorgio Canavese, valutato di adeguare le attività dell’Ente alle esigenze della popolazione, decreta che il fine statutario dell’Ospedale Civile di San Giorgio Canavese, consistente nel ricovero e mantenimento gratuito “degli infermi poveri di ambi i sessi”, divenga quello del ricovero e mantenimento gratuito “delle persone anziane indigenti”; decreta inoltre che l’Ente assuma la  enominazione di “Casa di Riposo di San Giorgio Canavese” e approva, munendolo del proprio visto, il nuovo Statuto dell’Istituzione.

La Casa di Riposo di San Giorgio Canavese con sede nei locali già dell’Ospedale ed ora di sua proprietà, in via Michele Chiesa 21, viene riconosciuta come Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza, I.P.A.B., e come tale soggetta alla Legge 17 luglio 1890 numero 6972 e successive modificazioni. La Casa di Riposo ha lo scopo di provvedere al ricovero e mantenimento gratuito, nei limiti dei propri mezzi, delle persone anziane indigenti che abbiano acquistato il domicilio di soccorso nel Comune di San Giorgio Canavese e che non abbiano congiunti tenuti a provvedere alla loro sorte.

Il Collegio commissariale della Casa di Riposo di San Giorgio Canavese sin dal marzo del 1992 esprime l’intenzione di  ampliare e migliorare la Struttura realizzando una sopraelevazione con ampliamento su tre piani fuori terra. Il giorno 13 dicembre 1998 viene quindi inaugurato ufficialmente il terzo piano fuori terra e la Casa di Riposo acquisisce l’attuale conformazione. Oggi l’immobile dispone di camere singole, doppie e triple, palestra, ampi locali comuni, infermeria, una splendida cappella e un’area verde vivibile e ben curata.

Servizi Offerti, prestazioni e relative modalità di erogazione

Agli Ospiti della Casa di Riposo viene garantita l'assistenza prestata dalle relative figure professionali almeno nella misura prevista dalla normativa vigente.

Attività di Assistenza alla Persona

L’assistenza alla persona è assicurata da Operatori Socio Sanitari (O.S.S.). Durante la permanenza all’interno della Struttura l’Ospite gode di un’assistenza tutelare svolta sulle 24 ore in linea con le indicazioni previste dalla normativa regionale di riferimento.
Viene garantita una risposta qualificata ai bisogni assistenziali primari emergenti, sulla base di standard predefiniti e secondo un atteggiamento disponibile nei confronti delle esigenze personali e delle abitudini di vita proprie dell’Ospite attraverso l’instaurazione di un buon rapporto relazionale e il rispetto della privacy dello stesso.

L’Operatore Socio-sanitario svolge le seguenti funzioni rivolte all’assistenza diretta alla persona:
  • aiuto durante l’igiene personale e i pasti;
  • deambulazione e mobilizzazione;
  • vestizione;
  • prevenzione complicanze dell’allettamento prolungato;
  • supporto al riordino degli ambienti di vita, arredi ed attrezzature dell’Utente e altre attività similari;
  • interventi di protezione della persona quali controllo e vigilanza.

Tra gli Operatori Socio Sanitari viene identificata anche la figura del Tutor, che prende in cura con maggiore carico due o tre anziani, dei quali diventa il riferimento.
Un Responsabile dell’Area Assistenza Tutelare o Coordinatore dell’assistenza garantisce il corretto svolgimento delle attività di supporto all’Ospite (igiene, vestizione, alimentazione, autonomia, eccetera) ed è il riferimento per il familiare che necessiti di informazioni in tale ambito.

Il Coordinatore dell’assistenza ha importanti funzioni di comunicazione e collegamento tra le diverse figure sanitarie e quelle assistenziali; si occupa del coordinamento delle attività socio assistenziali, verificandone gli interventi sotto il profilo della quantità e della qualità e supportando l’operato degli addetti all’assistenza di base nella fase di ambientamento e inserimento dell’Utente; ha mansioni amministrative relative alla gestione del personale addetto all’assistenza; è inoltre responsabile del piano di lavoro integrato degli Operatori Socio Sanitari, nonché dei servizi accessori.
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Assistenza Medica

L’Assistenza medica all’Utente residenziale viene garantita da Medici di Medicina Generale (Medici di famiglia) dell’A.S.L. di zona che vengono scelti dall’Utente stesso.
Il Medico di Medicina Generale assicura all’Ospite le cure di Medicina generica, la prescrizione dei farmaci, il rilascio di certificazioni ed ogni altra prestazione di competenza.
L’Ospite è tenuto, prima del suo ingresso nella Struttura, a comunicare alla Direzione il nominativo del proprio Medico di Medicina Generale convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale.
La Struttura cura i contatti tra Ospite e Medico di Medicina Generale, fornisce i necessari supporti logistici per le visite e il collegamento con la rete ospedaliera oltre che con i servizi ordinari e specialistici dell’Azienda sanitaria locale.
La Casa di Riposo non è responsabile della presenza o delle modalità di effettuazione del servizio da parte dei Medici di Medicina Generale.
Gli Ospiti si possono avvalere delle prestazioni ordinarie e specialistiche erogate dal Servizio Sanitario Nazionale e/o da servizi sanitari privati.
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Assistenza Infermieristica

L’équipe infermieristica è presente nella residenza dal lunedì alla domenica negli orari diurni visionabili nella bacheca dell’ingresso e con pronta reperibilità notturna.
Durante la permanenza nella Struttura l’Ospite gode di un’assistenza infermieristica in linea con le indicazioni previste dalla normativa regionale di riferimento. In particolare viene garantita la corretta somministrazione delle terapie mediche, l’effettuazione di medicazioni e operazioni di assistenza sanitaria e il rispetto di eventuali diete alimentari.
Gli Infermieri professionali operano in piena autonomia organizzativa, seguendo le indicazioni tecnico-sanitarie impartite dal Direttore Sanitario e dal Medico di Medicina Generale, inoltre elaborano e propongono al Direttore Sanitario programmi di assistenza infermieristica e ne garantiscono l’integrazione con i programmi d’intervento socio-assistenziali.

L’Infermiere professionale svolge nello specifico le seguenti funzioni:
  • applica le prescrizioni diagnostico-terapeutiche, quali la somministrazione della terapia orale e infusiva sia sottocute che intramuscolare, l’esecuzione di prelievi ematici, di medicazioni e il monitoraggio glicemico;
  • provvede alla prevenzione delle infezioni e delle cadute;
  • è presente al momento della distribuzione dei pasti ed è responsabile della corretta somministrazione di diete ad personam o speciali;
  • individua precocemente eventuali modificazioni dello stato di salute e compromissione fisica;
  • effettua tempestivamente gli opportuni interventi in caso di necessità, eventualmente coinvolgendo il personale competente;
  • eroga prestazioni professionali individuali e/o in collaborazione con altri operatori;
  • supervisiona il personale di assistenza secondo il piano di attività di assistenza integrata all'Ospite;
  • partecipa all’elaborazione del Piano Assistenziale Individuale e si occupa del progressivo aggiornamento dello stesso.

Fa parte dell’organico della Struttura anche il Coordinatore infermieristico che garantisce il corretto svolgimento delle attività ed è il riferimento per il familiare che necessiti di informazioni rispetto alle terapie e allo stato di salute generale dell’Ospite.
Il Coordinatore svolge un ruolo importante per il collegamento tra l’equipe assistenziale ed infermieristica, per la programmazione delle visite specialistiche e per l’organizzazione delle attività sanitarie.
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Attività di Riabilitazione

Durante la permanenza nella Struttura l’Ospite usufruisce di attività per il mantenimento, recupero o riabilitazione funzionale stabilite in sede di P.A.I. dall’équipe multidisciplinare e/o sulla base delle prescrizioni dei sanitari specialisti seguendo una programmazione concordata con il Direttore Sanitario. 
L’attività di riabilitazione viene svolta dal Fisioterapista in collaborazione con lo specialista in attività motorie nella palestra oppure nella camera dell’Utente in caso di mobilizzazioni individualizzate.
In relazione ai bisogni riabilitativi definiti nel P.A.I. vengono eseguiti i seguenti trattamenti:
  • programmi individuali di riabilitazione e mantenimento;
  • attività di ginnastica collettiva;
  • rieducazione allo svolgimento dell’attività quotidiana.
La Struttura può offrire, su richiesta dell’Ospite o di chi ne fa le veci, trattamenti riabilitativi dopo la fase acuta e post acuta di alcune patologie. I costi per tali trattamenti sono a totale carico dell’Utente.
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Terapia Occupazionale

La terapia occupazionale, definita anche ergoterapia, è una disciplina riabilitativa che utilizza la valutazione e il trattamento per sviluppare, recuperare o mantenere le competenze della vita quotidiana e lavorativa delle persone con disabilità cognitive, fisiche e psichiche tramite attività. 
Obiettivo della terapia occupazionale è potenziare la capacità di azione della persona negli ambiti per lei importanti inerenti l’autonomia e l’indipendenza, la produttività, il tempo libero e la ricreazione nel contesto in cui vive. In maniera mirata e orientata alle risorse, la terapia occupazionale fa leva su attività specifiche, adattamento all’ambiente e consulenza consentendo ai fruitori di migliorare la propria capacità di azione nella quotidianità, la partecipazione sociale, la qualità e la soddisfazione di vita individuali.
 
Attività svolte:
  • Arte
  • Stimolazione cognitiva
  • Laboratorio manuale
  • Giochi di gruppo
  • Uscite di gruppo
  • giardinaggio
 

Attività di Animazione e Musicoterapia

Le attività di animazione sono svolte durante la settimana, come da programma affisso in bacheca, da un Terapista occupazionale o da un Educatore secondo obiettivi prefissati in sede di P.A.I. e opportunamente adattati all’evolversi delle condizioni psicofisiche e agli interessi dell’Ospite.
 
Le attività di animazione consistono in:
  • attività occupazionali di cura degli spazi vissuti all’interno della Struttura che vede l’anziano partecipe allo svolgimento di piccole attività e/o lavoretti attinenti mestieri conosciuti dallo stesso;
  • attività ricreative e culturali strutturate in “laboratori tematici” dove l’animatore svolge una funzione di aiuto e stimolo nello svolgimento delle attività;
  • momenti di socializzazione organizzati in Struttura con la partecipazione di gruppi esterni (artistici, folkloristici, culturali);
  • musicoterapia, modalità di approccio alla persona che utilizza la musica o il suono come strumento di comunicazione non-verbale per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche.
 
L’Ospite ha a disposizione un apposito salone dove svolgere le attività occupazionali e dove potranno essere proiettati film e registrazioni musicali.
L’animatore è disponibile ad accogliere i familiari per far conoscere loro i momenti ricreativi e sociali organizzati al fine di creare condizioni ottimali di permanenza dell’Ospite all’interno della Struttura.
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Assistenza Religiosa

Così come è indicato nello Statuto dell’Ente ogni Ospite può essere assistito dal Ministro del culto praticato. L’Utente deve comunque rispettare le convinzioni religiose degli altri Ospiti presenti in Struttura. Attualmente nella Struttura viene prestata l’assistenza religiosa della Chiesa Cattolica a cui ogni Ospite liberamente può rivolgersi.
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Servizio di Ristorazione

Il Servizio di ristorazione garantisce all’interno della Struttura un servizio adeguato sia sotto l’aspetto dietetico-nutrizionale sia sotto l’aspetto della sicurezza alimentare e assicura il presupposto basilare per il mantenimento e il recupero delle condizioni di salute degli Ospiti.
Il Servizio si articola in prima colazione, pranzo, merenda/idratazione e cena, secondo un menù primavera-estate e uno autunno-inverno differenziati in quattro settimane e su sette giorni per ognuno dei quali sono previste portate diverse.

Servizio di Lavanderia e Stireria

Le attività di lavanderia e stireria hanno l’obiettivo fondamentale di permettere il mantenimento delle migliori condizioni di igiene, confort e decoro dell’Ospite.
Il servizio di lavanderia piana (lenzuola, traverse, asciugamani, federe, tovaglioli, eccetera) viene effettuato esternamente, mentre viene lavata e stirata internamente la biancheria personale degli Ospiti.
La Struttura non si assume alcuna responsabilità per il lavaggio di capi delicati (lana e seta) e di valore dei quali è fortemente sconsigliato l’uso: la necessità di trattamenti igienizzanti a elevate temperature potrebbe causarne il deterioramento.
Il cambio della biancheria da bagno è di norma giornaliero, mentre la sostituzione della biancheria da letto è solitamente settimanale o in caso di necessità.
Il ritiro degli indumenti personali sporchi viene effettuato all’occorrenza, nel rispetto dell’igiene e del decoro dell’Ospite stesso.
La Struttura, ove necessario, provvede a piccoli lavori di rammendo. II ritiro della biancheria sporca e la consegna di quella pulita viene svolto dal personale. All’ingresso dell’Ospite in Struttura i capi personali dovranno essere contrassegnati con un “numero identificativo” in modo da essere facilmente riconosciuti sia dalla lavanderia, sia dagli operatori che si occupano della ricollocazione negli appositi armadi personali.
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Servizio di Barbiere e Parrucchiere

Il servizio di parrucchiere comprende tutte le attività connesse con l’igiene personale relative al lavaggio e asciugatura dei capelli ed è svolto dal personale della Struttura almeno una volta a settimana. La rasatura della barba, a coloro che non sono autosufficienti, viene effettuata dagli operatori quando si presenti la necessità.
Il taglio dei capelli è garantito una volta al mese dal personale della Struttura o da parrucchieri professionisti esterni al fine di assicurare un servizio di qualità che soddisfi i desideri e le necessità degli Ospiti.
 Possono essere richieste prestazioni diverse e straordinarie, i costi delle quali sono a carico del richiedente, come da listino prezzi servizi extra che è affisso presso la “stanza parrucchieri”.
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Attività di igiene ambientale

Tutte le attività di igiene ambientale hanno l’obiettivo fondamentale di rendere disponibile l’ambiente sanificato in tempi brevi, senza violare la riservatezza dell’Ospite. Il servizio di pulizia, riassetto e igienizzazione della camera e degli ambienti comuni viene effettuato con cadenza giornaliera e può essere ripetuto qualora le condizioni lo richiedano. Sono previsti inoltre interventi di pulizia straordinaria a cadenza prefissata.

Casa di Riposo di San Giorgio Canavese

Via Michele Chiesa, 21
10090 San Giorgio Canavese (TO)
Telefono +39 0124 32101
Fax +39 0124 450684

E-mail: info@casaripososangiorgio.it

PEC: pec@pec.casaripososangiorgio.it

Dati fiscali

Codice Fiscale: 83501660019
Partita IVA: 11334590012

Codice univoco di fatturazione: UFZ931