«Certo, ma lui è come Topolino, un cartone animato». La carriera di Antonio De Curtis. Tanto è vero che quando lei gli rimproverava scherzosamente di averle regalato una casa, lui rispondeva: “L’hai guadagnata tu con i diritti d’autore di Malafemmena”».Quarant’anni dopo, chi era Totò?«Un angelo, un nonno, un padre, un amico, un fratello. È stato riabilitato a furor di popolo». La sera del 13 aprile all'autista,Carlo Cafiero,che lo accompagnava a casa a bordo della sua Mercedes,Totò confessò :Cafiè ,non ti nascondo che stasera mi sento una vera schifezza. In teatro coglieva al volo gli umori del pubblico. Ma ne girava tanti, che di soldi gliene entravano in tasca in continuazione».Si è mai lamentato della scarsa qualità di certi film?«No. Causa la guerra, furono tempi difficoltosi anche per il teatro, ... Dopo la morte del padre (avvenuta nel settembre del '44), ... Totò, Napoli... ed io, di Diana De Curtis e Francesco Brancatella (2009) Poesie . If you continue to surf our website, you authorize to use the cookies. Diana somiglia al celebre nonno, in salotto ha eretto altarini di ricordo, foto che la ritraggono con lui, che le raccontano una storia. È vero che improvvisava quasi sempre? Il nome Liliana viene scelto proprio dal padre, in ricordo di Liliana Castagnola, a cui il principe della risata era stato legato sentimentalmente e che si era suicidata per lui. «Sì, il nonno volle ricordare quella poveretta». Poi ci fu il trasferimento a Napoli, una processione infinita. «Altroché. Scopri anche con Mario Digilio, compagno nell’ultima tournée di Totò, che il 3 maggio di 50 anni fa il grande artista abbandonò le scene perché quasi cieco. Il 21 Settembre 2013 partecipa alla Festa di San Gennaro organizzata a Napoli, dove riceve un premio alla carriera. Anche se poi, di nascosto, nel buio, magari i critici, che spesso erano i vice, si sbellicavano. Lo rivela Liliana De Curtis, figlia del grande Totò. Se continui ad utilizzare questo sito autorizzi l'utilizzo dei cookies. Era molto serio, senza però essere serioso. Il principe della risata era certo un «uomo di mondo», ma conservava superstizioni e piccole manie... Articoli e ritagli di stampa: dal 1940 al 1949. Un grande artista così tanto borghese? È vero che di notte girava in macchina con l’autista e lasciava una busta con i soldi sotto il portone dei più poveri?«Vero. In casa, a Roma, c’era un clima irreale. Un film che Totò aveva nel cuore? Collaborazione storica, fotografica e documentale: Federico Clemente. Si è mai lamentato della scarsa qualità di certi film? Nessuno sa dire dove si trova. Ancora molto giovane gestisce un ristorante a Roma: alcune spiacevoli vicende invadono la sua vita e la portano ad avere seri problemi con la giustizia. «Un angelo, un nonno, un padre, un amico, un fratello. Sul quadrante della sveglia? Otto film l’anno ma questo non gli impediva di rispettare orari metodici: «Aveva i tempi francesi. Ma credo che nessuno sia riuscito a descrivere la tua vera personalità, a esprimere la tua profondissima umanità. E poi aveva un’adorazione per Antonello, mio fratello. Molto galante, sapeva ascoltare, le faceva sentire importanti».Qualità e difetti...«Era gelosissimo. Entrò nel mondo dello spettacolo, partecipando ad alcune trasmissioni della RAI e fu protagonista di alcune produzioni cinematografiche minori: Yes, Giorgio (1980), Augh! UNA REDAZIONE AL SERVIZIO DI CHI AMA SCRIVERE, Droga: spaccio e truffe on line nell'alto Casertano, 9 indagati, La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum rimandata ad aprile, Aziende e partite iva, i vantaggi di Amazon Business, Borraccia in alluminio con stampa personalizzata. Liliana De Curtis a cuore aperto, tra l’amore il dolore ed il ricordo del padre, che rievoca nei suoi scritti con il libro Totò mio padre. «Direi di no. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie. «Lo ritenevano un parente, uno di famiglia. Totò è anche l’unico attore italiano il cui nome figura nel titolo del film... Il rapper statunitense Eminem “massacra” verbalmente il presidente degli Stati Uniti, Donald... Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. In sei ore sul set girava quello che gli altri giravano in sei giorni».Un film che Totò aveva nel cuore?«Guardie e ladri».E il suo preferito, signora?«Miseria e nobiltà. Un amore sano e consapevole che però fa dire a sua madre Liliana: «Figlia mia tu sei una pazza. Coinvolta in un traffico di stupefacenti, la nipote del grande comico napoletano è stata arrestata, ma poi rilasciata in libertà provvisoria: sola e «ripudiata» dalla famiglia, ha fatto perdere le sue tracce, Diana de Curtis: «Era severo, melanconico, spendaccione. Domenica prossima quindi sarà il quarantesimo anniversario della sua scomparsa. NAPOLI - Le ceneri di Diana De Curtis, nipote di Totò, morta lo scorso 6 dicembre a Roma dopo una lunga malattia, saranno tumulate nella cappella del cimitero di Santa Maria del Pianto, a Napoli, dove riposa il celebre nonno. Liliana De Curtis ha dedicato libri biografici alla memoria del padre, fra cui Malafemmena, pubblicato nel 2009 per Arnoldo Mondadori Editore. Diana Buffardi de Curtis era la figlia di Liliana de Curtis e Gianni Buffardi. Figliastro del regista Carlo Ludovico Bragaglia, produttore cinematografico, regista e sceneggiatore italiano, sposa la figlia di Totò, all’epoca quindicenne, con cui amoreggia da tempo. Diana Buffardi: la secondogenita di Liliana de Curtis è spettatrice impotente a nove anni della separazione dei genitori : la madre si trasferisce in Sud Africa, mentre lei resta a Roma per tentare, più avanti, la carriera cinematografica. I suoi cachet erano adeguati a quegli incassi strabilianti?«Direi di no. Era la prima scena di un nuovo film. Come i balbuzienti ritrovano la voce, lui si muoveva come se ci vedesse perfettamente. Il 21 settembre del 2013 Liliana De Curtis ha ricevuto il premio alla carriera nella città di Napoli, in occasione della festa di San Gennaro. «Spogliato dagli abiti di Totò, in cui siamo abituati a vederlo, aveva proprio un bel fisico, con le spalle larghe, gli piaceva remare. Cara signora Diana de Curtis, lei se lo ricorda quel sabato 15 aprile del ’67?«Poco, ero piccola. Il 24 Giugno 1951, andando contro  contro il volere del padre, si sposa con il produttore cinematografico Gianni Buffardi, dal quale presto si separa. Far ridere non era considerata un’arte. Perché nonno aveva un animo delicato, nella sua cassaforte ho trovato le mie pagelle e le mie letterine tutte conservate. La vita privata di Totò nel racconto della nipote Diana - 1, La vita privata di Totò nel racconto della nipote Diana - 2, C'è poco da ridere: la nipotina di Totò è sparita nella droga, Diana de Curtis: ho nel sangue la comicità del nonno, Compagnia di Riviste e Fantasie Comiche Totò (1932-1939), Liliana de Curtis: «mio padre, Totò, per me tentò il suicidio», Liliana: «questa bombetta è il regalo più bello di papà», Liliana de Curtis: la vita ha dato molte coltellate alla schiena di mio padre, Totò non è mai diventato ricco perché non dava valore al denaro, Franca Faldini: nessuna rivalità tra me e la prima moglie di Totò.