Il più celebre mito che riguarda le Arpie è legata alla storia di Fineo, un re della Tracia con il dono della divinazione. Βορέας) Nome dato dai Greci al vento del Settentrione e al dio corrispondente, figlio di Astreo e di Eos, fratello di Zefiro, Noto e Argeste secondo Esiodo; tra le personificazioni divine dei venti, borea è quella più ricca di figurazione e di mitologia: rappresentato con figura umana, alata, bifronte ... (gr. Secondo una leggenda, egli venne condannato, per avere svelato i progetti degli dèi, alla cecità e alla persecuzione delle Arpie che a ogni pasto gli strappavano il cibo e insozzavano la tavola con i loro escrementi. «(...) Altro di queste Fineo fu salvato dalla punizione da due Argonauti: Calaide e Zete, figli alati di Borea, che inseguirono le Arpie fino alle isole Strofadi nel mar Jonio. Così i Boreadi di fronte al nuovo attacco (gli autori romani, parlano di tre Arpie aggiungendo Celeno alle due "greche" Aello ed Ocipete), si sollevano in cielo nel tentativo di contrastarle ma suscitano l'intervento di Tifone che, prendendo la difesa delle Arpie e pur dicendo che sono state mandate come punizione degli dei, fa sì che se ne vadano per sempre cessando di tormentare Fineo. Era e Poseidone lo punirono inviandogli le Arpie, che volando nella sala dove Fineo banchettava dopo essersi impossessate del cibo, insudiciavano il tavolo con i loro escrementi. Erano immaginate in origine come donne alate, poi come mostri con testa, busto e braccia di donna, il resto di uccello. Re veggente di Salmidesso, nella Tracia. Calaide e Zete, gli alati figli di Borea, si levarono con la spada in mano e inseguirono le Arpie nell'aria facendole fuggire lontano, al di là del mare. Continuando a navigare, cliccando su ok o facendo scorrere la pagina, presti il consenso all’uso di tutti i cookies. Fineo reagì accecandoli tutti, ma a sua volta venne accecato dal padre di Cleopatra, nonno dei ragazzi. Zete e Calaide (i figli di Borea), scacciano ed inseguono le due Arpie fino a quando una (Aello) cade in un fiume del Peloponneso e l'altra (Ocipete) presso le isole Strofadi La tradizione più consolidata vuole che fossero tre: Celeno, Ocipete ed Aello ma diverse autori ne citano molte di più. Un'altra versione raccontava che F. aveva dapprima sposato Cleopatra, figlia di Borea, da cui aveva avuto due figli; ma, venutagli a noia Cleopatra, egli la ripudiò e si tolse a sposa Idotea, sorella di Cadmo, la quale accecò i figli di primo letto di F. e li rinchiuse in un orrendo carcere; del che indignati al loro passaggio gli Argonauti avrebbero accecato F. che tali infamie aveva permesse o l'avrebbero addirittura ucciso. Fu padre di Issione e avo di Piritoo: ebbe anche una figlia, Coronide, che Apollo sedusse e rese madre di Asclepio. Diodoro Siculo non parla delle Arpie e definisce Cleopatra sorella di Zete e Calaide (in quanto figlia di Borea ed Orizia) e non cita mai i nomi due figli puniti da Fineo, ma dice che gli Argonauti li trovano imprigionati in una tomba, dove vengono colpiti con continui colpi di frusta perché creduti rei di aver offeso la madre di Idea, divenuta seconda moglie di Fineo e quindi la loro matrigna. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Apollodoro racconta che a Salmidesso (in Tracia e come figlio di Agenore o di Poseidone), l'indovino Fineo viene incontrato da Borea e dagli Argonauti che lo puniscono[5] poiché reo di avere accecato i suoi primi figli (Plexippo e Pandione avuti da Cleopatra[5]), ingiustamente accusati di aver cercato di possedere la sua seconda moglie (Idea[5]). I due giovani infine, per mediazione di Eracle non compiono alcuna vendetta contro Idea, preferendo unirsi agli Argonauti dopo aver consegnato il regno a Cleopatra[11]. Fu così che gli Argonauti inseguirono le Arpie fino alle isole Strofadi dove, dopo averli supplicati di avere pietà, vennero relegate e mai più infastidirono Fineo. ... ύπό καμάτου πίπτει διωκομένη ύπό τοῦ Βορέου παιδός. FLEGIA: figlio di Ares e di Dotide, o di Ares e di Crise, era considerato capostipite mitico dei Flegei, popolo tessalico, o secondo un'altra tradizione eponimo di Flegia, località presso Orcomeno. Alcuni dicono che Fineo fu accecato dagli dèi dopo la visita degli Argonauti, perché diede loro profetici consigli. Per non interferire in un divino mistero, piamente egli si ritrasse e abbandonò Asclepio alle cure del padre suo Apollo. Anche la fine leggendaria delle arpie si collega col mito di Fineo, poiché, secondo una delle versioni del mito, esse sarebbero state uccise, nell'impresa degli Argonauti di liberare Fineo, da Càlai e Zete, figli di Borea (Boreadi); secondo un'altra versione, le arpie, inseguite … Era e Poseidone lo punirono inviandogli le Arpie, che volando nella sala dove Fineo banchettava dopo essersi impossessate del cibo, insudiciavano il tavolo con i loro escrementi. I casi di F. furono spesso rappresentati dalla pittura vascolare. Il fiume Arfide (il Tigre) ebbe questo nome perché una di loro cercando di fuggire da Calaide e Zete annegò nelle sue profondità, Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Riceverai gli aggiornamenti in tempo reale. This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Per saperne di più leggi la nostra informativa. Le Arpie rappresentavano la violenza della tempesta e perseguitarono l'indovino Fineo re di Salmidesso, per ordine di Era. Nella fotografia, genere e tecnica che mira alla qualità artistica e pittorica dell’immagine, anche tramite l’intervento delle risorse tecnologiche digitali; anche in funzione agg.le. Quando il dio divinò l'infedeltà dell'amante si lamentò con la sorella Artemide dell'offesa ricevuta, e Artemide lo vendicò scagliando contro Coronide un'intera faretra di frecce. (gr. Infine aggiunse di raccomandarsi ad Afrodite una volta giunto in Colchide. mitologia greca sono secondo alcuni mitografi dei personaggi mostruosi nati da Poseidone e da Gea secondo Esiodo da Taumante ed Elettra oppure da Tifone ed Echidna. Fu un Indovino e re della città di Salmidesso in Tracia. Un'altra leggenda, indipendente dalla precedente, ma con tratti analoghi, narra che Fineo aveva sposato dapprima Cleopatra, sorella di Calaide e di Zete, dalla quale ebbe due figli, che la tradizione chiama Plessippo e Pandione. Si racconta che fossero delle creature alate, metà uccello e … Poiché i figli alati di Boreo, Zete e Calais vedono l’atto, tirando fuori le spade vanno dietro le stesse per aria; era necessario che le Arpie morivano per mano dei figli di Borea, che i figli di Borea le catturavano o uccidevano. Poiché i figli alati di Boreo, Zete e Calais vedono l’atto, tirando fuori le spade vanno dietro le stesse per aria; era necessario che le Arpie morivano per mano dei figli di Borea, che i figli di Borea le catturavano o uccidevano....(continua), release check: 2020-11-10 13:58:51 - flow version _RPTC_G1.1. FINEO (Φινεύς, Phineus). Arpia, rilievo greco Le Arpie nella mitologia greca sono secondo alcuni mitografi dei personaggi mostruosi nati da Poseidone e da Gea secondo Esiodo da Taumante ed Elettra oppure da Tifone ed Echidna. La giovane fu incatenata nuda a uno scoglio presso il mare e Perseo, di ritorno dalla sua spedizione contro Gorgone, la vide, se ne innamorò e promise a Cefeo di liberare sua figlia se avesse acconsentito a dargliela in moglie.