Ninnetta Non la temo. Il Podestà  È giusto il vostro sdegno. Ciro in Babilonia (1812) | Ninnetta Ov'è la posata? Giannetto, Fabrizio Ah, Ninnetta! Vo' provarmi. (Vedo in quegli occhi il pianto. Chor (mit Ninetta): „Ma qual suono! Auch Fernando macht sich auf den Weg. Tutti Alla morte! Lo spavento gelare mi fa. Dienstleute tragen Geschirr, Lebensmittel und Wein aus dem Haus. Giannetto Questo è troppo! Der Podestà unternimmt einige ungeschickte Annäherungsversuche an Ninetta. Pippo Pegno adorato, ah, sempre con Pippo resterai. Uscite di qua! Giannetto, Fabrizio, Lucia Possano tanti guai alfine terminar! [12]:431, Anschließend geriet die Oper in Vergessenheit. Mai 1817 im Teatro alla Scala, Aufnahme von Lü Jia (2007) in der Diskografie zu, https://de.wikipedia.org/w/index.php?title=La_gazza_ladra&oldid=197371425, „Creative Commons Attribution/Share Alike“, Ein großes Dorf in der Nähe von Paris, Anfang des 19. Giannetto Parto, ma per salvarti tutto farò, ben mio! Ninetta bittet ihn, ihr Schmuckkreuz zu verkaufen und das Geld zur alten Kastanie zu bringen. Ninnetta Io no, signora… io spero. Fernando (Infelice!) Il Podestà  Vi seguo. La figlia diletta si corra a salvar. Lucia Sempre trafitto dalla sua gotta. Qui dovete ognor restar! Pippo Oh, fiera circonstanza! Il Podestà  Questo al fisco è devoluto. Giannetto Ma.. Il Podestà  Silenzio. Pippo E che scavato è in modo che un uom vi si potrebbe quasi quasi appiattar. La gazza Pippo? Fernando Voi mi fate gelar! Che cosa è mai successo? Il Podestà  Oh, che sento! Sie wendet sich an Pippo, der ihr Eigentum zugunsten von Fernando verkaufen soll. Che fa? Non t'arrosire. [6]:86, Außer der bekannten Ouvertüre sind die folgenden Musiknummern besonders erwähnenswert:[7]. Adelaide di Borgogna (1817) | [11]:52 Wie bereits die Vorgängeroper La Cenerentola (diese allerdings weniger eindeutig) zählt sie zur Gattung der Opera semiseria mit sowohl heiteren als auch ernsten Elementen. Ninnetta Permettete! Non mi scoprir! Giorgio E così, che cosa è stato? Lucia Alfine cessato avrò di tremar. Il capo mio troncate, ma il sangue risparmiate d'un'innocente vittima che non si sa scolpar. Coro di Giudici Tremate, o popoli, a tale esempio! Er habe vor Zorn den Degen gezogen, wurde aber entwaffnet und daraufhin zum Tode verurteilt. Coro Radunato è il gran consesso. Giannetto, Fabrizio, Lucia, Pippo Ah, signore! Da qualche tempo son molto scontenta di questa tua Ninnetta. Di rimorsi ho pieno il cor.) Ninnetta Lasciate. Sie erwartet freudig die Rückkehr ihres Geliebten Giannetto und ihres Vaters Fernando (Cavatine: „Di piacer mi balza il cor“). Fernando Che dicesti? Il Podestà , Fernando, Ninnetta Ah, mi bolle nelle vene il furore e la vendetta! Coro Viene, viene. Ninnetta Oh, cielo! Se mi scopro, oh Dio! Oh, brava, brava! Singers | Ninnetta Non t'obbliar… Pippo Che dite! Duett (Ninetta, Giannetto): „Forse un dì conoscerete“ (Szene 3), Nr. Fernando Ah, che dici? Ninnetta Ah, mio benefattore! Er benötigt dringend Geld für seine Flucht. Il Podestà  Ed ero appunto venuto a salutarlo. Condannata! Vediamo che cos'è. Il Podestà  Ma fate presto. [3] Ab 1941 fand fast zwei Jahrzehnte lang eine gekürzte und bearbeitete Fassung von Riccardo Zandonai einigen Anklang. Fernando Quivi cela il denaro che potrai ritrarne. E questa croce che ti scordavi! Il Podestà  Ah, sì, pur troppo! Non lo vedo. Szene 3. Giannetto Ah, mia Ninnetta, tu sei perseguitata. Vi do due scudi perché siete voi. Smarrito! Falls das Notenpapier ausbleiben sollte, hatten sie die Anweisung, mich selbst aus dem Fenster zu werfen.“. Ninnetta Un povero viandante che mi chiedea soccorso. Ninnetta (Ah, partite!) Duets | Deh, m'ascolta. Fernando E come, o figlia? Ninetta lehnt das entschieden ab. Il Podestà  (Sordo sussurra il vento, minaccia il mare infido. Tu si m'abbandonavi allor… Che dico? Ninnetta Mostro orrendo! Là  dentro ti scongiuro di riporre il denaro innanzi sera. Szene 7. Il Podestà  Sarà  mia cura. "Amico mio", ei disse, e dir non mi poteva "Addio!" Juni 1818 gab es anlässlich der Eröffnung des Opernhauses in Rossinis Geburtsstadt Pesaro eine Aufführung,[1]:136 für die Rossini die Cavatine des Fernando „Dunque invano i perigli e la morte“ ergänzte. Conducetemi la prigioniera! Ed io non ho più nulla. Ninnetta Qui sedete. Lucia und Fabrizio ziehen sich zurück, um weitere Vorbereitungen zu treffen. Siete alfine contenta? Pippo verspricht, das Geld dort abzulegen. E fia pur vero? Coro Pippo? Il Podestà  Caduta sei nel fosso! Antonio (Ma perché mai tanto rigore? Lucia Insensato! Or sì che tutto oblio, ah, che perfetta è omai la mia felicità ! Il Podestà  Alzatevi. Il Podestà  Di tuo padre qual'è il nome? Un solo amplesso… Senti, ascolta. Ma paventa! Il Podestà  Signori, è quello il desertor che preme. Tutti In gioia ed in contento cangiato è il mio timor. Szene 14. Ed è poi certo ch'ella sia rea? Or guidatemi alla morte. Un padre, una figlia fra ceppi, alla scure… a tante sciagure chi mai reggerà ! Oh, Dio! Unterdessen gibt Fernando seiner Tochter etwas Silberbesteck, dass sie für ihn verkaufen soll, um Geld für seine Flucht zu erhalten. In ihrem Nest kann er daraufhin nicht nur die Münze, sondern auch den Silberlöffel aus dem Haushalt Fabrizios finden. Teatro Alla Scala Milan, Italy. Caro padre, udiste? Viva!“). Ninnetta, Lucia, Pippo Sorte più barbara, oh Dio, non v'è! Quella gazza maledetta fu la ladra. "Età : venticinqu'anni. 6. Lucia jedoch verdächtigt Ninetta, und der Podestà weist darauf hin, dass auf Hausdiebstahl die Todesstrafe steht.