L’Abbazia, fondata nel secolo XI, fu  ampliata e  restaurata  a partire all'inizio del secolo  XVI sotto la direzione di Biagio Milanesi e poi dell'abate  Ilario Panichi. Alle sue spalle due puttini sollevano la corona di dodici stelle, simbolo delle dodici tribù di Israele originate, secondo il racconto del Genesi, dai figli di Giacobbe e dunque antenate di Gesù. Storicamente risulta essere stata una clinica psichiatrica della facoltà di psichiatria dell’università di Firenze. Ai lati, raccolti nell’emiciclo, siedono i profeti Geremia, Aggeo, Salomone, Isaia, Davide e Mosè, patroni della storia antica di Israele, mentre negli angoli superiori siedono i due Progenitori, Adamo ed Eva, la cui vicenda è, secondo la fede cristiana, premessa diretta dell’avvento di Cristo e della maternità immacolata di Maria, Incarnazione di Gesù e i santi Filippo Benizi, Giovanni evangelista, Caterina d’Alessandria, Margherita, Pietro e Antonino Pierozzi, Galleria delle Statue e delle Pitture, sala 28. Il pittore ripropose sostanzialmente nell'Assunta Passerini il medesimo impianto compositivo allestito pochi anni prima nel dipinto per i Panciatichi, suddividendo la scena in due piani, lo spazio divino e quello umano, collegati però dalla roccia nuda e scheggiata che s’innalza sullo sfondo. Studio preparatorio per la figura dell'Assunta. Persino il manto rosa che indossa sulla tunica grigia pare animarsi, e si gonfia sulle sue spalle disponendosi in pieghe, anse, angoli che corrono come una cascata fino a raccogliersi sul terreno. La gamma dei sentimenti espressa varia dalla sorpresa, allo sconforto, all'angoscia, all'interrogazione reciproca, al dubbio di sé, pur senza arrivare alla drammaticità dell'insuperato modello leonardiano. Circondata dagli apostoli e dai parenti, Maria lascia il mondo degli uomini. Carta della qualita dei servizi(documento in formato pdf, peso 1447 Kb, data ultimo aggiornamento: 15 gennaio 2018). Vi sono raffigurati San Giovanni Gualberto, San Salvi, la Trinità (al centro), San Bernardino degli Uberti e San Benedetto. Il Cenacolo è un grande affresco (525x871 cm) di Andrea del Sarto, databile al 1511-1527 circa e conservato nel Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, vicino alla chiesa di San Salvi, a Firenze. Al 1511 risale la decorazione del sottarco della volta, alla quale collaborarono  per le grottesche Andrea di Cosimo Feltrini e, probabilmente, il Franciabigio. Caricamento della mostra virtuale “Perpetua Virginitas” in corso... L’Assunzione della Vergine di Andrea del Sarto, Social Media Policy delle Gallerie degli Uffizi. La seconda fu invece ordinata dalla nobile Margherita Passerini per l’altare maggiore della chiesa dei Serviti a Cortona, dove rimase fino al 1639, anno in cui fu ceduta al granduca Ferdinando II e trasportata a Firenze, per arricchire le collezioni di Pitti. Per la scena principale esistono numerosi disegni preparatori, che certificano l'accurato studio delle pose dei personaggi. E’ un’idea che già Rosso aveva messo in pratica nella sua Assunta affrescata nel chiostrino dei Voti alla Santissima Annunziata circa dieci anni prima. Il colore è brillante, ma i toni selezionati non sono quelli primari della tradizione quattrocentesca (rossi, azzurro, gialli intensi), ma piuttosto mezze tinte che danno un senso di leggero stridore: violetto, verdognolo, arancio, turchese, ecc. Dall’improvvisa rivelazione di quel prodigio nasce un teatro di emozioni che Andrea ha fissato in espressioni e gesti indimenticabili, ognuno diverso dall’altro. Foto di Roberto Palermo e Francesco del Vecchio. Nell’Assunta Passerini, il pittore colloca la figura nella stessa posizione, modificando l’andamento del manto che qui diviene un piviale, segno distintivo del santo vescovo che lo indossa, Nicola di Bari, patrono della famiglia Passerini, così come Santa Margherita allude alla committente dell’opera, Margherita Passerini. Inizialmente l'artista dipinse il sottarco, con l'aiuto di Andrea di Cosimo Feltrini per le grottesche. Proprio Andrea del Sarto, insieme a Raffaellino del Garbo, aveva fornito intorno al 1515 i disegni per le decorazioni dello straordinario corredo, oggi conservato presso il Museo Civico di Cortona. Maria si erge sulla soffice nuvola bordata di testine angeliche, da cui fuoriescono, conformemente al racconto dell’Apocalisse, il crescente lunare e la testa del drago/serpente che insidia la sua maternità. La commissione risaliva addirittura al 1511, quando il monaco vallombrosano Ilario Panichi incaricò l'artista allora giovanissimo, fornendogli i primi pagamenti. Indicazioni generali per l’ingresso e la visita al museoÈ necessario seguire le indicazioni fornite dal personale di accoglienza e attenersi alle disposizioni di sicurezza: - Ingresso vietato in caso di febbre superiore a 37.5°- Ingresso consentito a non più di 10 visitatori alla volta- Indossare la mascherina- Mantenere la distanza interperrsonale di almeno 1,5 m.- Rispettare la separazione dei flussi in entrata e in uscita- Evitare gli assembramenti all'interno e all'esterno- Non sostare negli spazi di passaggio- Lavare/igienizzare le mani- Non sono consentite visite guidate di gruppo____________________________________________. Numerosi effetti cangianti, come nella veste di Giuda, impreziosiscono ulteriormente la pittura. Il Museo è accessibile alle persone disabili.Marciapiede raccordato; dal cancello all'ingresso (soglia rialzata) c’è un breve tratto difficoltoso per il fondo a ghiaia. Sospesi i lavori per circa più di quindici anni, tra le varie vicende biografiche dell'artista, nel 1526 venne richiamato ad affrescare l'Ultima cena vera e propria, completata in sessantaquattro giornate. ANDREA del Sarto. Since 1677 some have attributed the surname Vannucchi with little documentation.